Pubblicati i risultati dell'indagine 2016. Liguria in fascia media di rischio per malattie croniche legate alla cattiva alimentazione.

Il 22% dei bambini liguri è in sovrappeso, il 6% circa soffre di obesità. Complessivamente il 28% è a rischio di malattie croniche che possono svilupparsi, nel tempo, a causa delle cattive abitudini alimentari adottate durante l'infanzia.

È quanto emerge dalla rilevazione effettuata dal sistema di sorveglianza "Okkio alla salute", promosso dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie del Ministero della Salute, e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità. I sistemi di sorveglianza sugli stili di vita e la prevenzione delle malattie croniche sono attività previste nei LEA (livelli essenziali di assistenza).

L'indagine, svolta nel 2016 a livello nazionale e realizzata grazie all’attività delle Asl sul territorio, pone la Liguria in una fascia media di rischio, con valori di sovrappeso di poco superiori a quelli nazionali e valori di obesità inferiori.
Rispetto alla prima rilevazione del 2008, si è registrato una lieve diminuzione degli obesi, mentre la percentuale dei sovrappeso è rimasta sostanzialmente invariata.

I dati sono stati raccolti su un campione rappresentativo della popolazione ligure di 1.444 bambini di 8-9 anni e 1.547 genitori. I bambini sono stati misurati (peso e statura) all’interno delle scuole da operatori formati con metodologia standardizzata. Riportando la percentuale di sovrappeso e obesità riscontrata in questa indagine alla popolazione pediatrica ligure tra 6 e 11 anni (Istat 2016), si stima che il numero di bambini sovrappeso e obesi in Liguria sia pari a 21.120 (4.526 obesi).

I dati di Okkio alla salute sono utilizzati nell’ambito del sistema di valutazione previsto sia dal Piano nazionale di prevenzione 2014-2018 sia dal Piano regionale Ligure di prevenzione 2014-2018 che evidenziano il ruolo decisivo della promozione della salute e della prevenzione, quali fattori di sviluppo della società.

"Dal 2007 ad oggi - spiega la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale - l’attività di controllo svolta dalle Asl ha consentito di raccogliere ogni due anni informazioni rappresentative sullo stile di vita dei bambini liguri, evidenziando alcuni cambiamenti nel tempo. La necessità di seguire attentamente lo stato nutrizionale e le abitudini di vita dei bambini è motivata dalle conseguenze sulla salute in quanto fattori di rischio per l'insorgenza di obesità e malattie croniche in età adulta. La collaborazione con le scuole, oltre ad aver permesso la realizzazione di Okkio alla Salute, ha portato allo sviluppo di progetti volti a promuovere sani stili di vita. I nuovi dati consentiranno di intraprendere azioni ancora più mirate. Il mio ringraziamento - conclude - va a tutti gli operatori delle nostre Asl e ai referenti del mondo della scuola per il loro importante contributo alla realizzazione della ricerca oltre che ai genitori e ai bambini che hanno aderito con entusiasmo e partecipazione".

La rilevazione evidenzia alcuni dati positivi come l'aumento del consumo di frutta e verdura e la diminuzione del consumo di bevande gassate e zuccherate. Il 7% dei bambini liguri salta la prima colazione, il 32% fa una colazione non adeguata, ovvero sbilanciata nel rapporto tra carboidrati e proteine. Solo il 40% ha l'abitudine della merenda di metà mattina: un dato preoccupante rispetto al 57% del 2014. Il 16% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 31% consuma quotidianamente bevande zuccherate o gassate. Anche la consapevolezza dei genitori è molto importante: purtroppo il 34% delle madri di bambini in sovrappeso o obesi ritiene che il peso del proprio figlio sia nella norma.

In relazione poi all’attività fisica, dall’indagine emerge che è ancora poco praticata: il 14% dei bambini svolge giochi di movimento solo un giorno a settimana, il 13% dei bambini svolge attività fisica strutturata solo un giorno a settimana e il 16% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’indagine. Meno di 4 bambini su 10 si recano a scuola a piedi. L’inattività fisica è anche favorita dall’uso scorretto delle tecnologie: il 40% ha la TV in camera, il 32% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi/tablet/cellulari per più di 2 ore al giorno che è il massimo del tempo raccomandato dagli esperti.

icon Risultati dell'indagine 2016 - Regione Liguria (1.69 MB)