Il 3 ottobre, a Genova, è in programma il convegno "Nuovi approcci all'antibiotico-resistenza: dalla gestione clinica alla sostenibilità del sistema"

La tematica delle infezioni correlate all'assistenza (ICA) viene affrontata in Italia da oltre trent'anni, ma rappresenta ancora oggi uno dei maggiori problemi per la Sanità pubblica.
Le problematiche emergenti, le modalità con cui affrontarle e l'impatto multidimensionale hanno condotto in Italia alla recente approvazione del primo Piano Nazionale di Contrasto all'antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2017-2020, che prevede il contributo di tutti i professionisti chiamati a fronteggiare una problematica multifattoriale e multidisciplinare, oltre a richiedere l'impegno attivo dei programmatori regionali, delle aziende sanitarie e farmaceutiche, degli operatori sanitari e dei singoli cittadini.

L'ABSSSI, e cioè l'infezione acuta della cute e dei tessuti molli, rientra tra le patologie in cui l'incidenza e il conseguente aumento di resistenza antimicrobica rappresentano un problema in grave crescita ove, come le altre infezioni resistenti agli antibiotici, la ricerca nel campo dell'antibioticoterapia svolge un ruolo fondamentale per evitare complicanze o morti indesiderate con ricadute pesanti sia in termini umani che in termini economici.

Tali infezioni presenti sia nei reparti ospedalieri, come quelli chirurgici, sia nei Pronto Soccorso come esito di traumi esterni all'ospedale, costituiscono una parte considerevole delle ICA con un approccio multispecialistico, non ultimo quello dello specialista infettivologo.

Di tutto questo si parlerà nel workshop "Nuovi approcci all'antibiotico-resistenza: dalla gestione clinica alla sostenibilità del sistema" in programma a Genova mercoledì 3 ottobre.

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