PREVALENZA DI PERSONE CON SINTOMI DI DEPRESSIONE
POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO Persone in età 18-69 anni, residenti in un Comune della Asl e iscritte all’anagrafe assistiti della As
NUMERATORE Rispondenti, in età 18-69 anni, che riferiscono di aver sperimentato, nelle ultime due settimane, sintomi di umore depresso e/o anedonia in modo duraturo
DENOMINATORE Intervistati, in età 18-69 anni, che rispondono a entrambe le domande riguardanti i sintomi di umore depresso e anedonia, riferendo il numero di giorni in cui hanno eventualmente sperimentato questi sintomi. Chi risponde “non so” viene equiparato a chi risponde “nessuno”, mentre i valori mancanti sono esclusi dall'analisi
MISURE DI FREQUENZA Prevalenza annuale (sulla popolazione di donne tra 25-64 anni), con intervalli di confidenza al 95%.
INTERVALLO TEMPORALE DI RIFERIMENTO PER LA DEFINIZIONE DI CASO Due settimane precedenti l’intervista.
LIMITI DELL’INDICATORE Rispetto ai test più complessi, compreso quello da cui è derivato (Phq-9), il Phq2 è semplice da somministrare, accettabile e ha una buona riproducibilità e capacità di cogliere i cambiamenti, tuttavia risulta meno affidabile. Esso non consente di fare diagnosi di depressione.
VALIDITÀ DELL’INDICATORE Confrontato con la diagnosi di disturbo depressivo maggiore, il test mostra una sensibilità generalmente attorno a 80% ed una specificità attorno al 90%.
Poiché la depressione maggiore, nella popolazione generale, non ha una frequenza elevata, il numero di rispondenti falsi positivi è alto.
Di conseguenza, la prevalenza di sintomi depressivi stimata dal Passi risulta più elevata rispetto alla prevalenza di disturbo depressivo maggiore.
Tuttavia i trend, le differenze tra gruppi della popolazione, e quelle geografiche anche rilevate con il Phq2 poiché riguardano analisi comparative sono oltre che altamente informative anche sufficientemente solide
FONTE  Sistema di sorveglianza Passi Liguria - ultimi 5 anni di osservazione