Articolo a cura di Marina Pierdominici, Centro di Riferimento per la Medicina di Genere Istituto Superiore di Sanità

Transgender è un termine ombrello usato per descrivere quelle persone la cui identità di genere differisce dal genere assegnato alla nascita.

Le persone transgender pur condividendo molte delle esigenze sanitarie della popolazione generale possono presentare particolari necessità specialistiche come quelle correlate al percorso medico di affermazione di genere (es. trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione di genere).

Tuttavia la popolazione transgender tuttora incontra numerosi ostacoli nell’accesso all'assistenza sanitaria e a risorse considerate determinanti nel settore sanitario come l'istruzione, l'occupazione, l'alloggio con effetti negativi sulla salute mentale (es. aumentato rischio per ansia, depressione, ideazione suicidaria) e fisica (es. aumentato rischio per malattie infettive e malattie croniche non trasmissibili). Ne consegue la necessità di politiche sanitarie maggiormente inclusive e mirate a questa fascia di popolazione.

Negli anni l’impegno delle istituzioni europee a tutela della popolazione transgender e più in generale della popolazione LGBT+ è andato rafforzandosi e nel 2020 la Commissione europea ha presentato la strategia dell'UE per l'uguaglianza delle persone LGBT+ 2020 - 2025, invitando gli stati membri ad adottare piani di azioni strategici mirati a queste fasce di popolazione.

In Italia nell’ottobre 2020 è stata adottata la strategia nazionale LGBT+ 2022 - 2025 che definisce obiettivi e azioni da intraprendere. Per quanto riguarda il contesto nazionale è da ricordare inoltre che nella parte introduttiva del Piano Nazionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, redatto in attuazione della Legge3/2018 ed approvato dalla Conferenza Stato Regioni nel 2019, si sottolinea la necessità di affrontare le criticità che la popolazione transgender incontra nell’accesso ai servizi sanitari e nel loro utilizzo.

Al riguardo, il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha attivato una serie di progettualità che riguardano il benessere e la salute delle persone transgender nell’ambito della ricerca (per esempio studi sullo stato di salute generale in termini di stili di vita, prevenzione, accesso ai servizi sanitari, appropriatezza delle cure), della formazione del personale sanitario e della comunicazione/informazione ai/alle cittadini/e.

Dati preliminari ottenuti da uno studio sullo stato di salute della popolazione transgender adulta in Italia, svolto di recente in collaborazioni con l’Ufficio Anti Discriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR), centri clinici e associazioni transgender, evidenziano una serie di criticità, in particolare legate alla prevenzione, con la percentuale di chi si sente discriminato che arriva al 68%.

Soltanto il 28% delle persone transgender assegnate femmina alla nascita esegue il pap-test e fino al 64% dei casi del campione analizzato dichiara di non fare attività fisica. La possibilità di accesso ai servizi sanitari in questa fascia di popolazione è il motore della prevenzione e il suo funzionamento riguarda sia la sensibilizzazione della popolazione transgender rispetto all’importanza della tutela della salute sia la competenza del personale sanitario coinvolto nell’azione di prevenzione.

La mancanza di conoscenza sulla salute transgender da parte del personale sanitario (a partire dall’utilizzo di una terminologia inappropriata) è tra le criticità più frequentemente riscontrate non soltanto dall’utenza ma anche dagli stessi medici come rilevato da un altro studio da noi svolto di recente in collaborazione con la SIMG.

Proprio a questo proposito, entro il 2023, saranno disponibili sulla piattaforma dell’ISS corsi di formazione specifici rivolti al personale sanitario ai fini rendere efficaci le azioni di salute pubblica anche rispetto a questa fascia di popolazione. In ultimo, vogliamo ricordare la creazione in collaborazione con l’UNAR, nel maggio 2020, di Infotrans.it, il primo portale istituzionale che mette a disposizione, con un linguaggio accessibile e con facilità di consultazione, informazioni sanitarie e giuridiche dedicate alle persone transgender.

In conclusione, queste iniziative ed altre in corso rappresentano un primo passo verso un'effettiva presa in carico dal punto di vista sanitario della popolazione transgender e più in generale verso una maggiore equità nell’accesso alle cure.