Responsabile: dott.ssa Viviana Mauro
Definisce i contenuti e i programmi degli accordi regionale con la Medicina Generale e la Pediatria di libera scelta e ne monitora l'applicazione. Fornisce indirizzi per l'appropriatezza prescrittiva e ne monitora l'applicazione. Definisce l'organizzazione del servizio di continuità assistenziale e della specialistica ambulatoriale. Sovraintende alle funzioni distrettuali e al governo delle liste d’attesa, monitorando l’appropriatezza dell’erogazione dei servizi. Definisce gli obiettivi e i criteri di qualità per l’erogazione dei servizi.
Responsabile: dott.ssa Roberta Pennazio
Adotta direttive e indirizzi per i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali e lo sviluppo di percorsi integrati sociosanitari di continuità assistenziale. Monitora la realizzazione dei percorsi assistenziali. Definisce e monitora l'applicazione dei PAI (piani assistenziali individuali) nelle patologie croniche. Fornisce indirizzi e coordinamento dei percorsi di setting domiciliare e consultoriale, di cui definisce e monitora gli obiettivi di servizio.
Gestione dei processi ospedalieri e dell'assistenza specialistica, ricerca, innovazione e HTA
Responsabile: Gabriella Paoli -
Sovraintende al livello di assistenza Ospedaliera; cura le tematiche della Specialistica ambulatoriale in ambito ospedaliero; coordina i differenti aspetti del livello di assistenza dell’emergenza territoriale e ospedaliera; verifica il rispetto degli standard assistenziali nazionali nonché degli indirizzi e i criteri di erogazione appropriata delle prestazioni di ricovero per acuti, day surgery, day hospital, riabilitazione e lungodegenza. Effettua, a supporto e in collaborazione della SC “Programmazione Sanitaria e Sociosanitaria, epidemiologia” valutazioni di merito su appropriatezza e qualità dell’offerta assistenziale ospedaliera. Partecipa e supporta i dipartimenti interaziendali nelle tematiche di pertinenza.
Provvede inoltre alla promozione e al coordinamento della ricerca scientifica in materia sanitaria e biomedica, nonché al supporto delle Aziende, Enti e Istituti del SSR nella presentazione e gestione di progetti di ricerca in campo sanitario. Cura i rapporti con il Ministero della Salute per quanto riguarda la ricerca sanitaria e biomedica e predispone procedure di valutazione di progetti di ricerca sanitaria finanziati anche a livello regionale. Coordina le funzioni della Rete Regionale HTA. Supporta la Centrale Regionale Acquisti per gli acquisti di nuove tecnologie. Provvede alla realizzazione degli interventi correlati alla Gestione del Rischio nelle Aziende Sanitarie.
Gli screening oncologici: perché aderire a percorsi organizzati di diagnosi precoce?
Test gratuiti, non occorre la richiesta medica, l’appuntamento può essere modificato e viene rilasciata una giustificazione dal lavoro: sono alcuni degli elementi che caratterizzano gli screening oncologici, offerti in Italia e in Liguria dal Sistema sanitario regionale a una determinata fascia della popolazione che risponde a particolari caratteristiche (età, sesso ecc.).
I programmi di prevenzione sono un invito alla “popolazione sana” a dedicare pochi minuti del proprio tempo per aderire a un percorso efficace per la propria salute.
Perché lo screening?
Un programma di screening ha lo scopo di individuare, in un gruppo molto numeroso di persone che sono apparentemente in buona salute, quelle che presentano segni precoci di un tumore, per diagnosticarlo quando è ancora molto piccolo e pertanto in fase iniziale.
Esistono test di screening per tutti i tumori?
No. Al momento esistono test di screening di utilità riconosciuta solo per il tumore del collo dell’utero, della mammella e dell’intestino (colon e retto).
Quali sono i test di screening che vengono offerti dal Ssn?
Tumore del collo dell’utero
Fino a pochi anni fa l’unico test di screening era il pap test (striscio vaginale) che viene offerto ogni 3 anni alle donne che hanno un’età compresa tra 25 e 64 anni.
Da qualche anno, è disponibile anche il test HPV che viene offerto a partire dai 30 anni, ogni 5 anni. Il pap test e il test HPV sono in grado di indentificare nelle cellule del collo dell’utero alterazioni che col tempo potrebbero diventare tumore.
Per questo tumore è disponibile una straordinaria protezione data dalla combinazione tra vaccinazione contro l’HPV (papilloma virus umano) e screening.
Tumore della mammella
La mammografia è ancora il test più affidabile per diagnosticare il tumore della mammella nelle fasi iniziali. La mammografia è proposta ogni 2 anni alle donne che hanno un'età compresa tra 50 e 74 anni.
Tumore del colon - retto
Viene utilizzato il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci che viene proposto ogni 2 anni a uomini e donne di età compresa tra 50 e 74 anni. È un test molto semplice che viene fatto a casa propria: viene fornito un flaconcino contenente un liquido e una spatolina. La spatolina serve per prelevare un piccolo campione di feci e viene poi inserita nel flaconcino. Il flaconcino sarà poi consegnato alla Asl per l'esame in laboratorio.
Attenzione! Solo per Asl3
"Prenoto Prevengo" è il nuovo sistema sviluppato da Liguria Digitale insieme ad Asl 3 che permette, in pochi semplici passi, di ridurre al minimo i tempi e gli spostamenti per il ritiro dei kit e per la consegna dei campioni per partecipare ai programmi di prevenzione. Il sistema è operativo in Asl 3, in forma sperimentale, per lo screening dedicato alla prevenzione del tumore del colon retto.
Per informazioni: https://prenotoprevengo.regione.liguria.it/
Attenzione! Estensione della fascia di età di screening fino ai 74 anni.
A partire da gennaio 2024 in recepimento della Deliberazione di Giunta Regionale n.1004 del 2023, la fascia di età di screening è stata estesa fino ai 74 anni. L' estensione dei programmi di screening per la prevenzione del tumore della mammella e del tumore colon-retto fino ai 74 anni di età potrà essere avviata gradualmente, con un progressivo ampliamento delle coorti da convocare attivamente, al fine di consentire l'organizzazione delle risorse umane e strumentali.
Per avere ulteriori informazioni consulta la pagina dedicata agli screening della tua Asl.
Perché partecipare al programma di screening offerto dalla propria Asl?
Presso ogni Asl è presente una équipe di sanitari (medici, infermieri, ostetriche e tecnici) che si occupa specificamente di tutte le fasi del programma di screening, dall’invio della lettera di invito alla gestione delle persone il cui test è risultato positivo.
I riferimenti delle Asl
www.screening.asl3.liguria.it/
Adesione ai programmi di screening mammografico
È disponibile online, "Donna Informata", sia in italiano sia in inglese. È il frutto di uno studio multicentrico finanziato da Airc e coordinato dall'Istituto Mario Negri IRCCS di Milano, con la collaborazione del Gisma, della sezione fiorentina della Lilt e dell'agenzia di comunicazione scientifica Zadig.
Il sito supporta le donne nella scelta informata rispetto all'adesione ai programmi di screening mammografico organizzato, fornendo percorsi personalizzati di approfondimento delle informazioni su più livelli.
Screening mammografico - pieghevole
Podcast
Ascolta il podcast dedicato agli Screening oncologici
Approfondimenti
Scarica il materiale informativo sullo screening per la prevenzione del tumore del collo dell'utero e sull'HPV disponibile in formato multilingue.