Perché vaccinarsi

Le vaccinazioni sono lo strumento più efficace per proteggersi da malattie gravi e potenzialmente mortali e costituiscono uno dei più potenti strumenti di prevenzione a disposizione della sanità pubblica: è soprattutto grazie alla vaccinazione che nel 1980 il vaiolo è stato dichiarato eradicato a livello globale e che la polio è in via di eliminazione.
Anche le malattie più comuni possono avere complicanze gravi, come il morbillo, una malattia che può causare polmonite (1-6% dei casi), encefalite (1 ogni 1000-2000 casi) e in casi estremi anche il decesso. Altro esempio è la rosolia, che normalmente ha un decorso leggero, ma se contratta in gravidanza può avere effetti negativi sulla salute del bambino (morte fetale, aborto spontaneo, malformazioni gravi, decesso del neonato).
Inoltre, per le malattie che si trasmettono da persona a persona, le vaccinazioni non solo proteggono noi stessi, ma anche le persone che non possono essere vaccinate (perché non ancora in età raccomandata, perché non rispondono alla vaccinazione o perché presentano controindicazioni). Questo avviene grazie all’immunità di gregge per cui, se la percentuale di individui vaccinati all’interno di una popolazione è elevata si riduce la trasmissione della malattia e, quindi, la possibilità che le persone non vaccinate entrino in contatto con l’agente infettivo. Se vengono mantenute coperture sufficientemente alte nella popolazione, si impedisce al virus di circolare fino alla sua completa scomparsa con eliminazione della malattia.

Perché è aumentato il numero di vaccinazioni obbligatorie?

Ad oggi esistono ancora patologie che vengono sottovalutate e in alcuni casi dimenticate, come la poliomielite, che, in assenza di coperture vaccinali adeguate, possono ripresentarsi ed essere molto pericolose, soprattutto per i bambini che non vengono vaccinati e che hanno un alto rischio di contrarle. 

Dai dati a disposizione è evidente che, a partire dal 2013, in Italia si è registrato un calo progressivo delle vaccinazioni effettuate. La soglia minima di copertura vaccinale raccomandata dall’OMS è del 95%, valore che permette di ottenere una protezione sia per i soggetti vaccinati, sia per quelli che non possono vaccinarsi o sui quali la vaccinazione non è efficace.

A partire dal Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito in Legge 119/2017, è stato incrementato il numero di vaccinazioni obbligatorie, da effettuare nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza (da 0 a 16 anni).

Di seguito, l’elenco delle 10 vaccinazioni obbligatorie:

  • Vaccino contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B
  • Vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) e contro la varicella (V) 

I vaccini sopra citati, sono obbligatori per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (bambini 0-6 anni). In caso di inadempimento all’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi più grandi è consentito accedere agli altri gradi di istruzione (scuola dell’obbligo), ma è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa.

L’obbligo vaccinale non sussiste nelle seguenti condizioni:

  • Bambini e ragazzi che hanno già contratto la malattia
  • Bambini che presentano specifiche condizioni cliniche che costituiscono una controindicazione permanente e/o temporanea alle vaccinazioni

I vaccini per i quali esiste l’obbligo di vaccinazione possono essere disponibili in forma:

  • Monocomponente: offrono protezione verso una malattia
  • Combinata: in un unico vaccino sono presenti gli antigeni che proteggono da più di una malattia, per esempio il vaccino esavalente, il vaccino difterite-tetano-pertosse, il vaccino difterite-tetano-pertosse-polio, il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) e MPR-V (morbillo-parotite-rosolia-varicella).

I vaccini combinati permettono, tramite un’unica somministrazione, di proteggere da più malattie e ridurre il disagio provocato dall’iniezione. L’assunzione di vaccini combinati non è controindicata nel caso in cui si sia già sviluppata l’immunità verso una delle malattie per le quali il vaccino fornisce la protezione.1

Quali sono i vaccini raccomandati?

Il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025, insieme alle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente per fascia d'età, indica anche le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio (per condizione medica, esposizione professionale, eventi occasionali, vulnerabilità sociali ed economiche). Per quanto riguarda i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e anti-Mpox e la vaccinazione antinfluenzale si rimanda rispettivamente alle specifiche indicazioni del Ministero della Salute e alla circolare annuale contenente le raccomandazioni per la prevenzione e controllo dell'influenza.

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 2 agosto 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto 2023 (G.U. Serie Generale, n. 194 del 21 agosto 2023), presenta le seguenti novità rispetto al precedente:

  • offerta della vaccinazione antimeningococcica quadrivalente (ACWY) al compimento del primo anno di età, al posto della monovalente (C)
  • estensione dell’offerta attiva della vaccinazione contro l’HPV alle donne 25enni non vaccinate in occasione dello screening per la cervice uterina
  • allargamento dell'offerta vaccinale per i soggetti a rischio (es. Herpes Zoster per i soggetti a rischio a partire dai 18 anni di età)
  • possibilità di inserire la vaccinazione contro il meningococco B nell'adolescente, in base alla situazione epidemiologica della singola Regione/PA
  • mantenimento della gratuità fino ai 18 anni compresi, in caso di adesione ritardata, delle vaccinazioni raccomandate non obbligatorie dell'infanzia e adolescenza
  • mantenimento della gratuità, in caso di adesione ritardata, delle vaccinazioni offerte all'adulto.

Il PNPV e il relativo Calendario nazionale vaccinale hanno lo scopo primario di armonizzare le strategie vaccinali messe in atto nel Paese per garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione. Questa, infatti, va intesa come strumento di protezione sia individuale sia collettiva da realizzarsi attraverso l'equità nell'accesso a vaccini di elevata qualità, sotto il profilo di efficacia e sicurezza e a servizi di immunizzazione di livello eccellente.

Quali sono gli obiettivi individuati del PNPV 2023-2025?

  • mantenere lo stato polio free
  • raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia
  • rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate
  • raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando governance, reti e percorsi di prevenzione vaccinale
  • promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia, favorendo un approccio centrato sulle esigenze del cittadino/paziente
  • ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e/o con bassa copertura vaccinale
  • completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l’anagrafe vaccinale nazionale
  • migliorare la sorveglianza delle malattie infettive prevenibili da vaccino
  • rafforzare la comunicazione in campo vaccinale
  • promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.

Quali sono le vaccinazioni offerte in Liguria?

Con DGR n. 916 del 25.09.2023 la Liguria ha recepito il PNPV 2023-2025 e predisposto un proprio calendario vaccinale regionale aggiornato, che declinando le indicazioni contenute nel PNPV, estende ulteriormente l’offerta, introducendo la vaccinazione contro il meningococco B anche nell’adolescente.

Documenti

  • 14 Dicembre 2023

    Calendario vaccinale regionale della Liguria

  • 10 Novembre 2023

    Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025

  • 10 Novembre 2023

    DGR n. 916 del 25.09.2023

    Recepimento della Intesa Stato-Regioni/PP.AA. (Rep. Atti n. 193/CSR 2 agosto 2023) - “Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025” e approvazione del Calendario vaccinale regionale della Liguria, aggiornamento 2023