La stesura del Profilo di Salute riferito al PP01-Scuole che Promuovono salute è stata realizzata attraverso l’analisi dei dati derivanti dai sistemi di sorveglianza: OKkio alla salute e HBSC.

OKkio alla salute

Report completo al link: https://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/report-regionale-2019/liguria-2019.pdf

In Regione Liguria l’indagine svolta nel 2019 descrive lo stato di salute dei bambini (principalmente 8-9anni) afferenti alle classi terze della scuola primaria, relativamente allo stato ponderale e allo stile di vita, attraverso la sintesi dei dati acquisiti per mezzo di un questionario. Hanno partecipato all’indagine il 100% delle scuole e delle classi campionate sui 70 plessi scolastici e sulle 72 classi rispettivamente campionati ed oltre 1296 bambini (50, 3% Maschi e 49,7% femmine) con solo il 5% di rifiuti, a testimonianza non soltanto dell’impegno degli operatori delle ASL liguri, ma anche nella proficua collaborazione con il mondo della scuola. Tale collaborazione ha assicurato negli anni non solo la realizzazione di Okkio alla Salute, ma anche lo sviluppo di progettualità di promozione di sani stili di vita condivise con la scuola e finalizzate a sviluppare competenze individuali nei bambini, ma anche nei genitori ed in tutti i componenti della comunità scolastica.

Stato ponderale e abitudini alimentari

Il 26% dei bambini liguri presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso sia obesità. La Liguria si posiziona a livello intermedio, con valori di sovrappeso e obesità inferiori rispetto a quelli nazionali.

Stato ponderale

diagramma stato ponderale

Sulla colazione effettuata il giorno della rilevazione in Liguria solo il 58,7% dei bambini fa una colazione qualitativamente adeguata, il 7,28% non fa colazione e il 34% non la fa qualitativamente adeguata.

Nel 33% delle classi è stata distribuita una merenda di metà mattina. Più di 4 bambini su 10 consuma una merenda adeguata di metà mattinata. Non sono emerse differenze per sesso del bambino, mentre aumenta la percentuale dei bambini che consumano una colazione adeguata all’aumentare del livello di istruzione della madre.

In Liguria i genitori riferiscono che solo il 22,9% dei bambini consuma la frutta 2-3 volte al giorno e il 25,2% una sola volta al giorno. Il 6,16% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai. Non sono emerse differenze per sesso dei bambini. Al contrario, è evidente una diversità significativa per diverso livello di istruzione della madre.

Consumo di frutta nell'arco della settimana

diagramma consumo frutta

Attività fisica

Emerge che il 19,6% dei bambini risulta non attivo il giorno antecedente all’indagine. Le femmine non attive (18,7%) sono in percentuale minore dei maschi (20,2%). Il 24% di bambini non attivi vive in area geografica metropolitana/perimetropolitana.

Il 66% del totale dei bambini ha giocato all’aperto il pomeriggio antecedente all’indagine. Non vi sono differenze di genere nella prevalenza di gioco all’aperto e nello sport. Il 46% dei bambini ha fatto attività sportiva strutturata il pomeriggio antecedente all’indagine.

Per quanto riguarda il tempo dedicato ai giochi di movimento, in Liguria, circa 2 bambini su 10 (23,5%) fanno almeno un’ora di attività per 2 giorni la settimana, il 5% neanche un giorno ed il 32% da 5 a 7 giorni.

Il 35% dei bambini, nella mattina dell’indagine, ha riferito di essersi recato a scuola a piedi o in bicicletta/monopattino/pattini; invece, il 64% ha utilizzato un mezzo di trasporto pubblico o privato. Non si rilevano differenze degne di nota per sesso e fra le diverse tipologie di zona abitativa.

Il percorso casa - scuola riferito dai bambini

diagramma percorso casa-scuola

Health Behaviour in school-aged Children (HBSC)

Report completo al link: https://www.epicentro.iss.it/hbsc/pdf/report/liguria-2018.pdf

I risultati dell’indagine svolta nel 2018 (sono previste indagini ogni 4anni) monitorano la salute degli adolescenti liguri di 11, 13 e 15 anni e costituiscono un supporto per l’orientamento delle politiche di educazione e promozione della salute in questa fascia di età. Il target dell’indagine è rappresentato dagli studenti che frequentano le classi prime e terze delle scuole secondarie di I grado e le classi seconde delle scuole secondarie di II grado (sia scuole statali che paritarie). Le classi campionate in Liguria sono state 183 (118 nelle scuole secondarie di I grado classi I e III, 65 classi II nella scuola secondaria di II grado); 172 classi hanno restituito i questionari compilati. Il campione era costituito da un totale di 2.782 studenti di cui il 35% di 11 anni, il 33% di 13 anni e 32% di 15 anni di età. Le informazioni sono state raccolte attraverso due questionari; uno destinato ai ragazzi e uno al dirigente scolastico (quest’ultimo opzionale). Il primo questionario rivolto ai ragazzi raccoglie informazioni relative a: dati anagrafici, occupazione, livello di istruzione dei genitori, benessere percepito, autostima, rapporto con gli adulti di riferimento, stili di vita. Rispetto agli anni precedenti lo status socio-economico delle famiglie dei ragazzi ha subito un peggioramento, infatti risultano diminuite le famiglie con alta possibilità di consumo (21%) e aumentano quelle con bassa possibilità (32%). In 6 famiglie su 10, si evidenzia un buon livello di istruzione dei genitori, con un maggior livello educativo nelle madri rispetto ai padri (titolo di studio medio/alto delle madri 68% vs 58% padri).

Stato ponderale

La maggior parte dei ragazzi (82%) risulta essere normopeso. I ragazzi sottopeso sono il 2,78%, i ragazzi in sovrappeso sono il 13% quelli obesi sono il 2,14%.

La percentuale di soggetti obesi diminuisce con l’aumentare dell’età. Rispetto al genere, i maschi hanno una prevalenza di sovrappeso e obesità maggiore delle femmine in tutte le fasce d’età. Il 62% dei ragazzi si percepisce “Più o meno della taglia giusta”, il 23,3% “Un po’ troppo grasso” e il 10,5% “Un po’ troppo magro”. La percezione di essere “Un po’ troppo grasso” “Decisamente troppo grasso” cresce al crescere dell’età nelle femmine mentre è praticamente invariata nei maschi.

Percezione dei ragazzi che si percepiscono grassi o molto grassi rispetto al loro IMC per età:

diagramma stato ponderale 2

Alimentazione

Più della metà dei ragazzi dichiara di fare colazione ogni giorno ma il consumo quotidiano diminuisce al crescere dell’età. Il 43% dei ragazzi ha l’abitudine di consumare uno spuntino sia la mattina che il pomeriggio, con un lieve aumento della frequenza tra i ragazzi di 13 e 15 anni. Circa il 45,6% dei ragazzi consuma la merenda una volta al giorno, mattina o pomeriggio. Non si evidenziano particolari differenze per classi di età. Per tutte le età il consumo di verdura è maggiore nelle femmine; in particolare il 38,9% delle femmine di 15 anni di età riferiscono un consumo di verdura superiore rispetto al 24,6 dei maschi; nei maschi si evidenzia un maggior consumo di bevande zuccherate e cereali, valore che cresce che cresce al crescere dell’età. Il 23,8% dei ragazzi mangia i legumi tra 2 e 4 giorni a settimana con una lieve prevalenza ai 15 anni di età, mentre il 18,3% dichiara di non assumerli mai.

Frequenza settimanale del consumo di frutta e verdura

tabela consumo frutta

Per quanto l’80% dei ragazzi si lavi i denti più di una volta al giorno, rimane ancora un 20% di ragazzi che non mettono in atto una sana igiene orale.

Attività fisica

Circa l’8% dei ragazzi in tutte e tre le fasce d’età, non svolge mai attività fisica, mentre la maggior parte dei giovani (circa il 52%) riferisce di svolgere almeno un’ora di attività fisica dai due ai quattro giorni a settimana.

Frequenza di attività fisica settimanale per genere (%)

diagramma frequenza attività fisica

La frequenza raccomandata dalle indicazioni internazionali è osservata però solo nel 10,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 15anni.

Frequenza attività fisica settimanale per un totale di almeno 60minuti al giorno per età (%)

diagramma frequenza attività fisica 2

I comportamenti sedentari (visione TV, videogiochi ecc.) aumentano nel fine settimana 16% mentre nei giorni di scuola 8%, in particolare per 5 o più ore. In generale le femmine fanno un uso minore di tali device rispetto ai coetanei maschi, sia nei giorni di scuola che nel fine settimana.

Dipendenze

Si osserva che l’80% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non aver “mai” fumato; la percentuale di “non fumatori” si riduce, però, con l’aumentare dell’età (97,4% degli undicenni, 85,1% dei tredicenni, 54% dei quindicenni). Si evidenzia come le femmine di 15anni abbiano una frequenza di consumo giornaliero doppia rispetto a quella dei coetanei maschi. Il 61% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non aver “mai” bevuto alcol; anche in questo caso si riduce all’aumentare dell’età (84,9% degli undicenni, 61,8% dei tredicenni, 31% dei quindicenni). 7ragazzi su 10non consumano cannabis e solamente una piccola percentuale, è maggiormente frequente nei maschi. Sembra diminuire il fenomeno delle ubriacature nei quindicenni maschi mentre cresce nelle femmine di pari età (15%maschi vs 23% femmine). Il comportamento del binge drinking è aumentato in tutte le fasce d’età e in modo particolare nelle femmine quindicenni. Il fenomeno del gioco d’azzardo è in aumento soprattutto nei maschi sia nella frequenza sia nel il rischio o presenza di gioco problematico.

Sessualità

L’indagine sulle abitudini sessuali, condotta solo tra i quindicenni, ha evidenziato come il 23% dei ragazzi riferisce di aver avuto rapporti sessuali completi con una percentuale maggiore nelle femmine; tra i ragazzi che hanno risposto di aver avuto rapporti sessuali completi, il 27% non ha mai usato il preservativo, valore stabile rispetto alla rilevazione del 2014.

Profilo di Equità Regione Liguria

Attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Centro di documentazione per la promozione della salute (Dors) che stima l‘effetto delle disuguaglianze sociali in 5 fattori di rischio di tipo comportamentale sulla mortalità e 12 fattori di rischio per l’esposizione, è stato possibile selezionare la Regione Liguria e tutti i 12 fattori di rischio comportamentali dai quali è emerso che, per l’anno di riferimento 2018, il numero più alto di soggetti che si potrebbero proteggere se venissero eliminate le disuguaglianze è relativo ai soggetti sedentari (n. 144.476 soggetti) e i morti che si potrebbero evitare sono 154, questo fattore di rischio è seguito dai soggetti in sovrappeso (n. 99.167 soggetti, n. 105 morti ) comportamenti che sono tra loro strettamente connessi. È possibile inoltre stratificare per genere e classe d’età, attraverso questa analisi emerge come la prevalenza è più alta nel sesso femminile e aumenta al crescere dell’età.