Programma predefinito 03 - Piano regionale della prevenzione 2021-2025 della Regione Liguria
Luoghi di lavoro che promuovono la salute
"Si definisce luogo di lavoro sano quello in cui lavoratori e dirigenti, sulla base dei bisogni evidenziati, collaborano attivamente nell’ambito di un processo di continuo miglioramento per tutelare e promuovere la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori nonché la sostenibilità dell’azienda, prestando particolare attenzione a:
- fattori di rischio fisico presenti negli ambienti di lavoro che possono avere un impatto negativo su salute e sicurezza
- fattori di rischio psicosociale, inclusi l’organizzazione del lavoro e la cultura organizzativa, che possono avere un impatto negativo su salute, sicurezza e benessere dei lavoratori
- risorse dedicate al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori (inclusa la promozione di stili di vita sani da parte del datore di lavoro)
- possibilità di trasferire alle famiglie, e quindi alla comunità, le esperienze positive e gli interventi per il miglioramento della salute dei lavoratori. (…)"
(Healthy Workplaces: a model for action, WHO 2010)
DOVE NASCE
Il programma è stato avviato da Regione Liguria nell’ambito del Piano regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025, con la pianificazione del Programma Predefinito (PP) 03 “Luoghi di lavoro che promuovono salute” in una fase immediatamente successiva a un percorso progettuale avviato dalla Liguria, quale partner del Progetto CCM 2018 – Azione Centrale “Supporto all’implementazione in realtà regionali italiane della Rete di Promozione della Salute sui Luoghi di Lavoro (Rete WHP – Workplace Health Promotion)”, con l’obiettivo di trasferire e implementare in altre regioni processi, metodi e strumenti del Programma lombardo.
Regione Lombardia ha infatti avviato da tempo il programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute – Rete WHP Lombardia”, fondato sul modello OMS “Healthy Workplaces: a model for action” che, agendo sui processi di promozione della salute negli ambienti di lavoro e presidiando specificatamente la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche e degenerative, ha come obiettivo prioritario quello di promuovere l’adozione nei luoghi di lavoro di pratiche raccomandate al fine di renderli ambienti favorevoli alla adozione competente e consapevole di salutari stili di vita.
Il programma lombardo, in particolare, ha dato evidenza di una chiara e documentata descrizione del modello operativo in termini di processo e di azioni proposte per il cambiamento (pratiche validate sul piano dell’efficacia e della sostenibilità). Tali operazioni avviano una procedura di valutazione attraverso indicatori di impatto e di processo, misurabili e relativi strumenti di monitoraggio e reportistica, ottenendo la validazione di “Buona pratica” nell’ambito del sistema nazionale PRO.SA. (banca dati on line nazionale di progetti, interventi e politiche di prevenzione e promozione della salute), ulteriormente valorizzato nell’ambito della Joint Action europea CHRODIS e sul portale di Buone pratiche della Commissione europea.
Gli ambienti di lavoro rappresentano un contesto di grande interesse per la promozione della salute e il luogo in cui le persone trascorrono la maggior parte del proprio tempo per un lungo periodo della vita, spesso in presenza di importanti dinamiche di tipo relazionale. L’esperienza dimostra che gli investimenti indirizzati a consentire ai lavoratori di esercitare azioni favorevoli alla loro salute e benessere conducono a una riduzione delle malattie e dei tassi di mortalità. I luoghi di lavoro, perciò, sono da considerarsi contesti favorevoli per la realizzazione di azioni tese alla modifica di abitudini e comportamenti dannosi per la salute. Permettono infatti di raggiungere la fascia di popolazione adulta, difficilmente raggiungibile in altri contesti comunitari.
L’analisi condotta da Rongen nel 2013 sottolinea inoltre che programmi orientati a favorire l’attività fisica, la nutrizione salutare, la perdita di peso o la cessazione del fumo, hanno un’efficacia anche su una serie di outcome come la salute percepita, l’assenza da lavoro per malattia, la produttività sul lavoro, la work ability. [1]
Anche le analisi di ritorno dell’investimento sostengono sia il vantaggio economico per le aziende nell’introduzione di questa tipologia di programmi sia l’effetto positivo non solo sui lavoratori ma anche sulle loro famiglie e sulla collettività. [2]
L’INQUADRAMENTO NEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2021-2025 DI REGIONE LIGURIA
Nel corso degli ultimi mesi del 2021 sono stati selezionati gli obiettivi di salute e pianificate le azioni nella più ampia cornice del nuovo Piano regionale della Prevenzione, comprensivo di un programma completamente dedicato alla promozione della salute nei luoghi di lavoro.
Una delle azioni preliminari previste è la formalizzazione di accordi intersettoriali per la costruzione di una rete regionale sul modello dell’esperienza lombarda. Le aziende che aderiscono alla Rete si impegnano a costruire, attraverso un processo partecipativo e in un'ottica di responsabilità sociale, un contesto che favorisca l’adozione di comportamenti e scelte positive per la salute. A tal fine si attiva un percorso di miglioramento, fondato su un’analisi di contesto che permetta l’emersione di criticità e la definizione di priorità che prevede la messa in atto di interventi efficaci e sostenibili, finalizzati a sostenere scelte salutari, a contrastare fattori di rischio (tabagismo, consumo di alcool a rischio), a promuovere azioni inerenti il contrasto alle dipendenze patologiche e promuovere la conciliazione casa - lavoro.
La promozione di politiche di Total Worker Health, quali quelle ricomprese nel Progetto WHP, avrà come principale scenario di realizzazione il Comitato regionale di Coordinamento ex art. 7 D.lgs. 81/08 [3], nell’ambito del quale potranno essere costituiti tavoli tematici, coinvolgendo anche soggetti esterni. Sarà declinata a livello regionale anche sulla base dei seguenti criteri di buona pratica:
- efficacia pratica e teorica
- trasferibilità
- sostenibilità (non impegnano il datore di lavoro in termini di risorse economiche e si caratterizzano per poter essere strutturate nella organizzazione in maniera duratura)
- valutabilità (azioni attese che possono essere misurate con indicatori specifici per osservare il percorso di miglioramento attivato dal Programma)
- intersettorialità (collaborazioni con soggetti di altri settori e della comunità locale in cui si colloca il “luogo di lavoro”
- equità.
OBIETTIVI
L’obiettivo prioritario è quello di divulgare azioni strutturali efficaci per promuovere cambiamenti organizzativi nei setting lavorativi, al fine di renderli ambienti favorevoli alla salute e all’adozione competente e consapevole di sani stili di vita. Il processo partecipativo e dialettico coinvolge figure apicali, di sistema e i lavoratori in un’ottica di responsabilità sociale e di contrasto alle disuguaglianze. Altro obiettivo principale è quello di costruire una rete tra le diverse aziende, presenti sul territorio ligure, al fine di condividere strategie, selezionare ed esportare le esperienze che hanno conseguito i migliori esiti, generando sinergie collaborative ed efficaci.
CHI PUO' ADERIRE
Il Programma può realizzarsi in qualsiasi tipo di azienda, intendendo tutti i luoghi di lavoro: le società e le aziende di ogni dimensione che operano sia nel settore pubblico sia in quello privato, in ambito produttivo o nel campo dei servizi. Occorrerà declinare il modello teorico e metodologico a livello locale a seconda delle differenti caratteristiche ed esigenze dei diversi settori produttivi.
Ogni azienda, infatti, affronta le proprie sfide legate alla gestione della salute e del benessere dei propri dipendenti ed è colpita, in modo differente, da minacce che possono mettere a rischio i lavoratori dal punto di vista della sicurezza (nuocere alla loro salute, danneggiare l’immagine pubblica dell’azienda, ridurre la produttività). Per questo motivo, pur facendo sempre riferimento alle buone pratiche raccomandate, non esiste un modello unico e valido per tutti. Per costruire in maniera efficace un ambiente lavorativo che promuove salute, ogni organizzazione deve realizzare il proprio Programma “su misura”, tenendo in considerazione il proprio contesto in termini di bisogni e caratteristiche dei propri lavoratori.
Attraverso uno spazio web dedicato sarà possibile, per le Aziende pubbliche e private, aderire all’iniziativa ed entrare a far parte della rete regionale, con l’opportunità di acquisire un ruolo di sistema e di riconoscimento premiante.
REQUISITI ESSENZIALI
I requisiti necessari riguardano la cultura e il rispetto di principi e adempimenti in tema di “tutela della salute e sicurezza” nel luogo di lavoro. In fase di adesione, le Aziende dovranno documentare formalmente di essere in regola con:
- gli oneri contributivi e assicurativi;
- le disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro previste dal D.lgs. 81/08 [4]
- le norme ambientali (D.lgs. 152/06 e s.m.i. [5])
- e di non avere riportato nei 5 anni precedenti condanne definitive relative all’applicazione del D.lgs. 231/2001 [6]
COME PARTECIPARE
È necessario il coinvolgimento di tutte le figure aziendali per un percorso condiviso e del Medico competente, in relazione all’analisi dei fattori di rischio individuali e all’offerta di counseling motivazionale breve. La costituzione di un gruppo di lavoro è un elemento fondamentale per lo sviluppo e l’efficacia del programma.
Per garantire un’adesione sostanziale della creazione di “un ambiente di lavoro che promuove salute”, l’istituzione di un tavolo operativo che coinvolga tutte le figure chiave aziendali e i lavoratori stessi in un processo partecipato è a garanzia della sostenibilità e dell’efficacia dei processi e delle iniziative da realizzare. Le azioni previste dal Programma non mirano a modificare il comportamento dei singoli, agendo solo su conoscenze e atteggiamenti, ma determinano cambiamenti strutturali che impattano su un numero elevato di persone, causando un cambiamento negli stili di vita.
Per una azienda di piccole dimensioni il gruppo di lavoro può essere composto dal datore di lavoro e da un rappresentante dei lavoratori, mentre per una azienda più grande, invece, è utile costituire un gruppo di lavoro più ampio, in modo che sia rappresentativo di ogni settore.
In generale le figure essenziali sono:
- il Datore di lavoro/o suo delegato
- il Direttore Risorse umane
- il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione
- i Rappresentanti sindacali
- i Capi intermedi
- i Rappresentanti della sicurezza
- il Medico competente
- il Responsabile della formazione
- il Responsabile della comunicazione.
I compiti del gruppo di lavoro sono quelli di:
- pianificare
- promuovere
- monitorare
- valutare il Programma.
PERCHE ADERIRE
Oltre ai dimostrati vantaggi economici descritti in precedenza per quel che riguarda la produttività complessiva, l’azienda che aderisce al Programma può ottenere un ritorno a livello sociale ed in termini di visibilità: l’immagine, quale l’impatto prodotto dalle proprie business activities, è molto importante nel determinare un effetto positivo sulla propria clientela e quindi sul proprio profitto. È previsto un riconoscimento per le aziende che si distinguono nella promozione della salute che consiste sia nell’attribuzione di una certificazione annuale, attestante l’adesione, sia in meccanismi di pubblica premiazione che offrono occasioni di visibilità, di incontro e di confronto tra realtà simili.
LE AZIONI INDIVIDUATE COME BUONE PRATICHE
Per “Buona pratica”, in promozione della Salute, si intendono interventi/attività/programmi che "in armonia con i principi/valori/credenze e le prove di efficacia e ben integrati con il contesto ambientale, sono tali da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione" (Kahan e Goodstadt, 2001).
Le principali pratiche raccomandabili sono sintetizzabili come segue:
- frutta e verdura devono esserepresenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza pagamenti aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti)
- interventi organizzativi sulla mensa che incidano sull’orientamento alle scelte e sulle porzioni;
- intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale
- pane integrale sempre disponibile
- distributori automatici con disponibilità di frutta e/o verdura e con almeno il 30% di alimenti “salutari”
- area refezione con disponibilità di frutta e/o verdura fresca di stagione
- promozione di percorsi casa-lavoro in bicicletta o a piedi
- incentivo all’utilizzo delle scale in alternativa all’ascensore
- sostegno ad attività extra aziendali che promuovono uno stile di vita attivo (Gruppi di cammino, attività sportive, convenzioni con palestre, ecc.)
- policy che concorrono ai requisiti di “Azienda tabacco free”
- policy che concorrono ai requisiti di “Azienda alcool free”
- pratiche di “conciliazione” casa-lavoro.
ALCUNI ESEMPI UTILI SU ALIMENTAZIONE E ATTIVITÀ FISICA
1. Pratiche per favorire l’adozione competente e consapevole di comportamenti alimentari salutari
- MENSA AZIENDALE: definire con la ditta-gestore e/o con il personale interno addetto, un capitolato e un menù orientato a un’offerta di alimenti salutari e bilanciati
- DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI: definire con soggetto gestore un capitolato che comprenda almeno il 30% di alimenti con contenuto calorico non superiore a 150 Kcal e contenuto in grassi non superiore a 5 gr
- BAR INTERNI: condividere con i gestori specifici requisiti organizzativi e concertare proposte per garantire la presenza di una offerta salutare
- AREA DI REFEZIONE: dove sia possibile consumare alimenti portati da casa, creando un ambiente adeguato e confortevole e requisiti organizzativi che influiscono sulla salubrità del pasto
- RISTORAZIONE PUBBLICA: collaborazione con Associazioni di categoria o singoli ristoratori (in particolare erogatori di buoni pasto o convenzionati) per migliorare l’offerta e l’organizzazione in termini salutari.
2. Pratiche per favorire l’adozione competente e consapevole di uno stile di vita attivo
- SCALE PER LA SALUTE: promuovere e incentivare l’uso delle scale in sostituzione dell’ascensore, migliorare il contesto fisico ove sono ubicate le scale (sicurezza, illuminazione, pulizia ecc.) per incoraggiarne l'uso al posto dell'ascensore
- MOBILITÀ ATTIVA NEL PERCORSO CASA - LAVORO E OPPORTUNITÀ PER INCENTIVARE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ FISICA: promuovere l’uso della bicicletta per raggiungere la sede di lavoro (percorsi pedonali/ciclabili sicuri in prossimità dell'azienda, realizzazione di parcheggio e/o rastrelliere coperte, fornitura di biciclette in comodato d’uso ai dipendenti, organizzare “Gruppi di cammino” aziendali, attivare convenzioni per abbonamenti a tariffa agevolata presso centri sportivi in prossimità dell’azienda. ecc.).
LA “VALUTAZIONE”
La definizione di uno standard minimo di pratiche, funzionale al riconoscimento di “luogo di lavoro che promuove salute”, avviene attraverso il rilascio di un’attestazione annuale da parte della Asl/Regione, solo a seguito di documentata applicazione di almeno una buona pratica in ciascuna delle aree indicate nel documento regionale.
Gli operatori Asl che accompagnano il percorso di realizzazione del programma, privi di qualsiasi finalità “ispettiva”, potranno effettuare visite a campione presso i luoghi di lavoro con lo scopo di:
- valutare l’effettivo allineamento tra le pratiche messe in atto e quelle raccomandate
- fornire suggerimenti correttivi, in un clima collaborativo e di costruttivo affiancamento.
Note
[1] Rongen A, Robroek SJW, van Lenthe FJ, Burdorf A. Workplace health promotion: a meta-analysis of effectiveness. Am J Prev Med. 2013 Apr;44(4):406-415. doi: 10.1016/j.amepre.2012.12.007. PMID: 23498108
[2] Aldana SG. Financial impact of health promotion programs: a comprehensive review of the literature. Am J Health Promot. 2001 May-Jun;15(5):296-320. doi: 10.4278/0890-1171-15.5.296. PMID: 11502012
Goetzel RZ, Anderson DR, Whitmer RW, Ozminkowski RJ, Dunn RL, Wasserman J; Health Enhancement Research Organization (HERO) Research Committee. The relationship between modifiable health risks and health care expenditures. An analysis of the multi-employer HERO health risk and cost database. J Occup Environ Med. 1998 Oct;40(10):843-54. doi: 10.1097/00043764-199810000-00003. PMID: 9800168
[3] una programmazione coordinata di interventi
[4] Il decreto legislativo 81/08 ha l’obiettivo di prescrivere misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro nei settori di attività privati o pubblici.
[5] Specifica il Testo Unico Ambientale.
[6] Art 25 - septies - omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro o art 25 - undecies - reati ambientali.